La Parrocchia

Negli anni cinquanta i pochi abitanti della zona della Rustica, con grande atto di fede, costruirono sul terreno acquistato dalla Pontificia Opera per la Preservazione della Fede del Vaticano, una chiesetta dedicata alla Santissima Vergine Addolorata. Il Territorio di LA RUSTICA fino al Grande Raccordo Anulare, faceva parte della Parrocchia dell’Immacolata Concezione alla Cervelletta di Tor Sapienza, affidata ai Padri Signori delle Missioni di San Vincenzo De Paoli.

Micara Card. Clemente
Chiesetta dell’Addolorata

La chiesetta della Rustica divenne la succursale della Cervelletta con un cappellano dei padri di Tor Sapienza che esercitava tutte le funzioni a nome del parroco.

Il 12 giugno 1962 con decreto del Cardinale Vicario Clemente Micara fu istituita la Parrocchia con il titolo di San Massimo Confessore. Il giorno 8 settembre 1962 lo stesso Cardinale Vicario nominò parroco il Sacerdote Don Ugo De Sanctis, vice-parroco della Basilica di San Vitale in Via Nazionale. Il Possesso della Parrocchia al nuovo parroco fu dato il 22 settembre 1962. Come vice-parroco fu nominato il Sacerdote Don Tommaso Dionisi che risiedeva presso la sorella alla Rustica. Da quella data la piccola chiesa cominciò a funzionare regolarmente da parrocchia. La Pontificia Opera per la Preservazione della Fede aveva provveduto a far effettuare un progetto per il nuovo complesso parrocchiale.

Interno della prima chiesa

La Provvidenza volle che al termine del Concilio Vaticano II, il Santo Padre Paolo VI fu invitato dal Cardinale Primate di Polonia Stefan Wyskynski a partecipare personalmente alle celebrazioni in occasione del millennio della conversione della Polonia al Cristianesimo. Dato che nel 1966 la situazione politica della Polonia non permise al papa questo viaggio, il Santo Padre in una udienza concessa al Cardinale Primate espresse il desiderio di intitolare una parrocchia romana a “Nostra Signora di Czestochowa” . Tra i progetti di parrocchie fu scelto quello di San Massimo alla Rustica. Dopo che il Cardinale Primate pose la prima pietra del nuovo complesso parrocchiale insieme al Card, Karol Wojtyla (San Giovanni Paolo II), il 25/12/1968 la piccola chiesa fu intitolata a NOSTRA SIGNORA DI CZESTOCHOWA.

La nuova chiesa, realizzata su progetto di Alberto Tonelli, fu inaugurata dal Cardinale Stefan Wyszynski, arcivescovo di Gniezno e Warsawa, il 30 ottobre 1971.

Il 2 ottobre 1974, la parrocchia venne affidata alla cura pastorale dei monaci Benedettini Silvestrini, che ne presero possesso il 14 ottobre 1974 nella persona Don Ugo Peressin (Parroco 1974-1981)

Dopo alcuni giorni, a Don Peressin furono affiancati altri 4 confratelli che costituirono la prima comunità monastica di Nostra Signora di Czestochowa.

Il 25 febbraio 1979 San Giovanni Paolo II fece una delle sue prime visite pastorali del suo pontificato, alla Rustica. Fu un giorno di festa per tutto il quartiere. Una lapite sita nell’atrio della chiesa ne ricorda il lieto evento.

Nel 1981 Don Domenico Grandoni divenne parroco al posto di Don Ugo, fino al 1999. Nel 1999 la guida della Parrocchia fu affidata a Don Francesco Zambon, già vicario parrocchiale, fino al 2015, anno il cui i Silvestrini lasciarono la parrocchia.

Dal 20 novembre 2004 la Chiesa Parrocchiale conserva le spoglie mortali della Venerabile Serva Di Dio LORENA D’ALESSANDRO (1964-1981), giovane catechista della parrocchia.

Il 1 settembre 2015 il ministero di Parroco venne affidato a Don Patrizio Milano e nel 2018 a Don Lucio Coppa, sacerdoti del Clero Diocesano di Roma.

Don Patrizio
Don Lucio

Dal 1 settembre 2021 la cura pastorale è stata affidata alla Congregazione Clericale Missionari della Fede e nominato parroco Padre Stefano Tang Gun M.F.

3 ottobre 2021 – Rito Insediamento Nuovo Parroco

LA CHIESA E IL COMPLESSO PARROCCHIALE

Il complesso immobiliare è di proprietà della Pont. Opera per la Preservazione della Fede e la provvista di Chiese in Roma.

La Chiesa (Facciata)

IL TABERNACOLO

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VEDUTA DELL’INTERNO

Crocifisso proveniente dalla “chiesetta”

IL PRESBITERIO

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L’ALTARE
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LA MADONNA DI CZESTOCHOWA

NOSTRA SIGNORA DI CZESTOCHOWA

Il Cardinale Stefan Wyszyński, a nome dell’Episcopato e di tutta la Chiesa Polacca, nel 1971, ha offerto alla Parrocchia il Quadro della Madonna, copia originale di quello custodito e venerato a Czestochowa dipinta dal pittore Leonard Torwirt, professore dell’arte all’Università Niccolò Copernico a Toruń. Il Cardinale Wyszyński (per il fatto che l’artista ha dipinto molte copie della Madonna di Czestochowa) lo ha chiamato “Luca Polacco”. Nel retro della copia che si trova nella nostra chiesa si può vedere la firma di Leonard Torwirt.

Immagine venerata nella chiesa parrocchiale

L’icona originale della Madonna di Częstochowa (Madonna Nera) è conservata nel famoso Santuario Polacco, sui pendii del monte Jasna Góra (Monte chiaro, luminoso).

 La tradizione vuole che sia stata dipinta da san Luca e che, essendo contemporaneo alla Madonna, ne abbia dipinto il vero volto. Secondo i critici d’arte il Quadro di Jasna Gòra sarebbe stato in origine un’icona bizantina, del genere “Odigitria” (“Colei che indica e guida lungo la strada”), databile tra il VI e il IX secolo. Dipinta su una tavola di legno, raffigura il busto della Vergine con Gesù in braccio. Il volto di Maria domina tutto il quadro, con l’effetto che chi lo guarda si trova immerso nello sguardo di Maria. Anche il volto del Bambino è rivolto al pellegrino, ma non il suo sguardo, risulta in qualche modo fisso altrove. Gesù, vestito di una tunica scarlatta, riposa sul braccio sinistro della Madre. La mano sinistra tiene il libro, la destra è sollevata in gesto di sovranità e benedizione. La mano destra della Madonna sembra indicare il Bambino. Sulla fronte di Maria è raffigurata una stella a sei punte. Attorno ai volti della Madonna e di Gesù risaltano le aureole, la cui luminosità contrasta con l’incarnato dei loro visi. La guancia destra della Madonna è segnata da due sfregi paralleli e da un terzo che li attraversa; il collo presenta altre sei scalfitture, due delle quali visibili, quattro appena percettibili.  Questi segni sono presenti perché nel 1430 alcuni seguaci dell’eretico Hus, durante le guerre degli Ussiti, attaccarono e predarono il convento. 

Immagine venerata nel Santuario di Czestochowa

Il quadro fu strappato dall’altare e portato fuori dinanzi alla cappella, tagliato con la sciabola in più parti e la sacra icona trapassata da una spada. Gravemente danneggiato, fu perciò trasferito nella sede municipale di Cracovia e  sottoposto ad un intervento del tutto eccezionale per quei tempi, in cui l’arte del restauro era ancora agli inizi. Ecco allora come si spiega che ancora oggi siano visibili nel quadro della Madonna Nera gli sfregi arrecati al volto della Santa Vergine.

LA CAPPELLA FERIALE

in onore della Madonna di Fatima in occasione dei 100 anni delle apparizioni 


MARIA SS.

Addolorata

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La statua della Madonna Addolorata, già venerata a La Rustica negli anni 40 nella prima cappellina in Piazza dei Casali, recentemente restaurata da una pia parrocchiana.


Le Icone di SAN SILVESTRO, ABATE e SAN BENEDETTO

Testimoniano la presenza dei Monaci Benedettini Silvestrini (1974 – 2015)  

San Silvestro, opera di Roberto Camisasca (1984)

     San Benedetto, opera di Pina Rossi (1984)

 

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